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Come recuperare le minusvalenze: guida completa per gli investitori

Immagine del redattore: Riccardo MarchesiniRiccardo Marchesini

Le minusvalenze sono una realtà con cui ogni investitore si trova prima o poi a fare i conti. Quando un investimento si chiude in perdita, si genera una minusvalenza che, se non gestita correttamente, rischia di trasformarsi in un'occasione sprecata. Ma sapevi che puoi recuperarle e utilizzarle per ottimizzare la tua fiscalità?

Se hai generato minusvalenze e non vuoi lasciarle inutilizzate, sei nel posto giusto. In questa guida approfondiamo come recuperare le minusvalenze in modo efficace, sfruttando al meglio le opportunità offerte dalla normativa fiscale.


Recupero minusvalenze

Cosa sono le minusvalenze e quando si generano


Partiamo dalle basi. Una minusvalenza si verifica quando vendi un titolo a un prezzo inferiore rispetto a quello di acquisto. In altre parole, hai comprato un'azione, un ETF o un fondo a 100 euro e lo vendi a 80: quei 20 euro di perdita rappresentano la tua minusvalenza.

Ma attenzione: non tutte le perdite possono essere compensate. La normativa fiscale italiana distingue tra diversi tipi di redditi finanziari, e la compensazione delle minusvalenze non è sempre immediata.


Esempi comuni di minusvalenze:

  • Vendita di azioni o ETF a un prezzo inferiore rispetto al prezzo d'acquisto

  • Chiusura in perdita di strumenti derivati come opzioni o futures

  • Liquidazione di fondi di investimento con un valore inferiore rispetto all'investimento iniziale

Non sempre è possibile recuperarle subito, ma esistono strategie che possono aiutarti a non perdere il loro valore fiscale.


La normativa fiscale: come funziona la compensazione


In Italia, il recupero delle minusvalenze segue regole ben precise. Le minusvalenze possono essere compensate con le plusvalenze, ma solo se appartengono alla stessa categoria fiscale.

Non tutte le entrate finanziarie possono essere compensate tra loro. Ad esempio, i redditi da capitale – come gli interessi sui conti deposito o i dividendi azionari – non possono essere utilizzati per ridurre eventuali perdite pregresse.


Diverso è il caso delle plusvalenze generate dalla vendita di strumenti finanziari, come azioni ed ETF: queste possono aiutare a compensare le minusvalenze accumulate in passato, alleggerendo così il carico fiscale. In pratica, se hai venduto un'azione in perdita nel 2023, puoi utilizzare quella minusvalenza per compensare eventuali guadagni derivanti da altre operazioni fino al 2027. Le minusvalenze hanno infatti una scadenza di quattro anni. Questo significa che devi monitorare attentamente le tue operazioni e pianificare le vendite in modo strategico per evitare di perdere il beneficio fiscale.


Come recuperare le minusvalenze in modo efficace


Ora che abbiamo chiarito il funzionamento della normativa, vediamo come puoi concretamente recuperare le minusvalenze e sfruttarle a tuo vantaggio.


1. compensazione con plusvalenze future

La strategia più diretta è compensare le minusvalenze con future plusvalenze. Se nel 2023 hai registrato una perdita, potresti aspettare di ottenere un guadagno su un altro investimento nei prossimi anni e usare la compensazione per ridurre l'imposta sulle plusvalenze.

Ma attenzione: se non realizzi plusvalenze entro i quattro anni successivi alla minusvalenza, il credito fiscale andrà perso. Per questo motivo è fondamentale tenere sotto controllo le date di scadenza e pianificare le vendite.


2. vendita strategica di asset in guadagno

Se hai titoli in portafoglio che stanno registrando un buon rendimento, potresti considerare di venderne una parte per generare plusvalenze da compensare con le minusvalenze passate. Questa strategia ti permette di ottimizzare la fiscalità senza dover aumentare il carico fiscale sui guadagni.

Un esempio pratico: supponiamo che tu abbia una minusvalenza di 5.000 euro e un'azione in forte rialzo con un guadagno potenziale di 5.000 euro. Vendendo quell'azione ora, puoi usare la minusvalenza per azzerare l'imposta dovuta sulle plusvalenze.


3. investire in strumenti finanziari idonei

Non tutti gli strumenti finanziari generano redditi compensabili con le minusvalenze. Le obbligazioni, i certificati e le azioni quotate in Borsa sono tra le opzioni migliori per creare plusvalenze compensabili.

Attenzione invece a strumenti come fondi o ETF, che generano redditi da capitale non compensabili con minusvalenze pregresse.

4. attenzione alle minusvalenze in scadenza

Uno degli errori più comuni è dimenticare la scadenza delle minusvalenze. Se lasci passare i quattro anni senza compensarle, perdi definitivamente la possibilità di recuperarle.


Per evitare questo problema, ti consiglio di:

  • Monitorare le tue minusvalenze con cadenza regolare

  • Pianificare in anticipo la vendita di asset in guadagno

  • Chiedere consiglio a un esperto per ottimizzare la strategia di compensazione


La tua situazione fiscale: come verificare le minusvalenze


Molti investitori non sanno nemmeno quante minusvalenze abbiano a disposizione per la compensazione. Come fare per verificarlo?


Se hai un conto presso una banca o un intermediario finanziario, puoi consultare il dossier titoli, un documento che riporta il saldo delle minusvalenze e delle plusvalenze registrate.

In alternativa, puoi richiedere un estratto fiscale alla tua banca o parlare con il tuo consulente finanziario per valutare la tua posizione e trovare le strategie più adatte.


Le novità fiscali e il futuro della compensazione


Negli ultimi anni, il governo ha introdotto alcune modifiche alla fiscalità degli strumenti finanziari, e il trattamento delle minusvalenze potrebbe cambiare in futuro.

Attualmente, la compensazione è possibile solo tra determinati tipi di redditi finanziari, ma potrebbero esserci aggiornamenti normativi che ampliano le possibilità di recupero delle minusvalenze.

Per rimanere aggiornato, ti consiglio di seguire le novità fiscali e confrontarti con un esperto in caso di cambiamenti nella normativa.


Consigli pratici per ottimizzare il recupero delle minusvalenze


  • Non aspettare l'ultimo anno per compensare le minusvalenze: pianifica le tue operazioni in anticipo

  • Sfrutta gli strumenti finanziari adatti: azioni, obbligazioni e certificati sono le migliori opzioni per generare plusvalenze compensabili

  • Tieni sotto controllo la tua posizione fiscale: consulta il dossier titoli e monitora le scadenze

  • Chiedi supporto a un consulente finanziario: un esperto può aiutarti a ottimizzare la fiscalità e a evitare errori


Sapere come recuperare le minusvalenze può fare la differenza nella gestione dei tuoi investimenti. Una strategia fiscale ben pianificata ti consente di ridurre il peso delle perdite passate e migliorare i rendimenti futuri.


Non lasciare che le tue minusvalenze vadano perse: monitora la tua situazione fiscale, sfrutta le opportunità di compensazione e ottimizza la tua strategia di investimento. Se hai dubbi, affidati a un esperto che possa guidarti nel processo.

Investire con intelligenza significa anche gestire le minusvalenze con consapevolezza. Sei pronto a farlo?

 

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