Rally di fine anno?
Un anno combattivo: tra fasi Toro e Orso, decisioni di politica monetaria, inflazione, sfide geopolitiche e rally di fine anno.
Dopo un 2022 da dimenticare, in cui sono stati superati gran parte dei record negativi storici, il 2023 è stato un anno emblematico per i mercati finanziari, caratterizzato da una lotta incessante tra fasi toro e fasi orso.
Le banche centrali, FED e BCE, hanno avuto un ruolo fondamentale nel guidare i mercati attraverso le turbolenze inflazionistiche con le loro decisioni di politica monetaria.
Il primo trimestre ha visto un'espansione robusta, segnata da una voglia di lasciarsi alle spalle una anno terribile e da segnali di un mercato resiliente.
Il secondo trimestre è stato caratterizzato da stabilità e da una crescita più moderata.
Il terzo trimestre è partito con il segno negativo, influenzato principalmente da nuove pressioni sui tassi di interesse, spinte da dati economici trimestrali fin troppo buoni, rappresentativi di un'economia americana in grande forza, il che faceva presagire un ulteriore inasprimento delle politiche monetarie USA, per controllare una pressione inflazionistica "sticky", difficile da ridurre.
Nella seconda metà del quarto trimestre ad oggi, c'è stato un deciso cambio di tendenza dei mercati e stiamo assistendo al tanto sperato rally di fine anno. Questo forte slancio è stato alimentato da ultimi dati di inflazione complessivamente in calo e dall'anticipazione del mercato di possibili tagli dei tassi di interesse, da parte delle banche centrali, che potrebbero avvenire già nel primo semestre del 2024.
Questa tendenza ha guidato gli indici azionari verso livelli massimi e parallelamente ha comportato una diminuzione dei rendimenti obbligazionari, e il conseguente aumento dei prezzi.
In questo contesto, l'andamento dei portafogli di investimento nel 2023, si sta chiudendo con significativi guadagni, registrando rialzi a doppia cifra.
Strategia di gestione dei portafogli
La strategia che abbiamo adottato nel corso del 2022 e nel 2023 è stata focalizzata sulla rotazione degli investimenti, cercando di capitalizzare i momenti favorevoli offerti dal mercato.
Ci siamo mossi con cautela razionalizzato la componente azionaria, riducendo l'esposizione alle nicchie più rischiose e aumentando la concentrazione su settori più sicuri e diversificati.
In parallelo, abbiamo incrementato l'esposizione obbligazionaria, posizionandoci sui titoli Governativi e Corporate, sia a tasso fisso che variabile su scadenze diverse, sfruttando i bassi prezzi e gli alti rendimenti che offriva questo comparto.
Questo approccio ha l'obbiettivo primario di rafforzare la protezione dei portafogli contro potenziali crisi future.
Considerazioni finali e prospettive
Sebbene i mercati stiano per chiudere il 2023 con risultati positivi, è importante mantenere un approccio cauto.
Le incertezze geopolitiche, come la situazione nel canale di Suez, la crisi in Israele, insieme all'incognita sulle future decisioni delle banche centrali e ad altri fattori ancora ignoti, potrebbero portare ad oscillazioni e fungere da volano per nuove pressioni.
Di fronte a queste potenziali sfide, restiamo pronti e determinati a navigare con attenzione e strategia attraverso qualsiasi scenario i mercati possano presentarci nel futuro.
RACCOMANDAZIONI GENERALI
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